Papa Francesco a Lampedusa

Pope Francis in Lampedusa to visit and pray for the migrantsStorica visita del Pontefice sull’isola. Subito, il primo incontro con i migranti clandestini. poi la messa davanti a 10 mila persone. Con le dure e accorate parole dell’omelia

Papa Francesco a Lampedusa, per una visita storica: è la sua prima visita pastorale. Arrivato al porto in barca, il Pontefice ha prima gettato una corona di fiori in mare e si è raccolto in preghiera per le vittime del mare e poi ha voluto subito incontrare i migranti clandestini

“CANTATE BENE” – I giovani migranti del centro di accoglienza di Lampedusa hanno accolto Papa Francesco cantando una canzone dedicata alla Madonna. E con loro Bergoglio ha scherzato: “Va bene cantare”, ha detto, ma cantate bene…”.

LA PREGHIERA – Subito dopo, Papa Francesco ha chiacchierato a lungo con i giovani migranti del centro di prima accoglienza di Lampedusa, molti dei quali minorenni e molti dei quali musulmani. E si è voluto riunire in preghiera con loro, per chi non c’è più.

NIENTE PAPA MOBILE – Papa Francesco non ha voluto che fosse portata sull’isola la sua papa mobile. Viaggia su una campagnola prestata da un abitante dall’isola. Alle 10 la messa.

LA MESSA AL CAMPO SPORTIVO – Migliaia di persone attendono Papa Francesco al campo sportivo per assistere alla messa. Al solito, Bergoglio ha voluto salutare i pellegrini, passando con la sua auto in mezzo a loro, con particolare attenzione ai bambini

“CAMBIARE GLI ATTEGGIAMENTI” – “Sono qui a pregare”, dice Papa Francesco nell’omelia della messa, “per essere vicino e per risvegliare le coscienze affinché ciò che è accaduto non si ripeta. Occorre cambiare gli atteggiamenti che spesso abbiamo”. Il Pontefice ha anche salutato caramente “i fratelli musulmani”.

“NON SIAMO PIU’ ATTENTI!” – “Non siamo più capaci di custodirci gli uni gli altri, non siamo più capaci di custodire ciò che Dio ci ha dato: ‘Dov’è tuo fratello?’, grida Dio a Caino. È una domanda che ora il Signore fa a me e a te”. “Le persone cercavano vita e hanno trovato la morte: quante persone come loro non trovano accoglienza? Le loro voci ora salgano a Dio. E io ringrazio voi abitanti di Lampedusa per la vostra solidarietà”

Pope Francis in Lampedusa to visit and pray for the migrants“CHI E’ IL RESPONSABILE?” – “Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli? Nessuno, rispondiamo. Diamo sempre la colpa agli altri. Ma Dio chiede a me: dov’è tuo fratello? Abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna. Siamo caduti nell’ipocrisia. Pensiamo ‘poverino’ e poi tiriamo dritto. Non è compito nostro, ci diciamo. E così ci sentiamo a posto, in pace con la nostra cosicenza. Siamo insensibili alla sofferenza degli altri. Viviamo in bolle di sapone del futile, dell’indifferenze verso gli altri. È la globalizzazione dell’indifferenza”.

“CHI PIANGE PER LA MORTE PER QUESTI FRATELLI?” – “Io mi chiedo, chi ha pianto per questi uomini e donne, mamme e bambini morti in barca? Siamo in una società che ha dimenticato che cosa vuol dire piangere”. “Domandiamo al Signore di piangere sulla nostra indifferenza, sulla crudeltà che c’è in noi”

“CHIEDIAMO PERDONO” – “Chiediamo perdono al Signore per il benessere che ci anestetizza al dolore. Perdono, ti chiediamo perdono, Signore”.