Escursione a Linosa

L’isola italiana più lontana da raggiungere… sei ore di traghetto dalla Sicilia, un’ora di aliscafo da Lampedusa.

Linosa isola siciliana

Linosa isola siciliana

Un’isola vulcanica di appena cinque kmq, dove il tempo sembra si sia fermato. Appena si sbarca sull’isola la prima sensazione che si prova è quella di assoluta libertà; già non si ricorda più che giorno è e in quale anno stiamo vivendo.

Proprio così! A Linosa il tempo sembra essersi fermato.

La natura incontaminata, l’inebriante odore di ruta che si fonde alla delicata essenza del giglio marino fanno dimenticare di essere a 167km dalla Sicilia.

L’isola fu colonizzata nel 1845, da un gruppo di 30 persone guidate dal Capitano di Fregata Bernardo Sanvisente, governatore di Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie.

Alcuni sub hanno trovato nella “Secca di Levante”, un’ancora romana, attualmente custodita negli uffici comunali.

È certo che l’isola fu abitata dai greci, dai romani, dai saraceni, dai pirati del mare e da pescatori.

Certamente i romani erano presenti all’epoca delle Guerre Puniche (dal 246 al 146 a.c.) di Linosa se ne servirono come base strategica per le loro spedizioni contro Cartagine. Lo confermano le 150 cisterne per raccogliere le acque piovane, di tipica costruzione romana. Linosa è sorta dal fondo marino per successive eruzioni vulcaniche che si sono succedute durante i millenni.

Una volta entrati in paese si rimane estasiati dalla bellezza delle case: quasi tutte a pian terreno, tranne qualcuna ad un piano, tutte coloratissime, dal giallo ocra, all’azzurro, al rosa… tutte contornate ai bordi della facciata, delle porte e delle finestre (rigorosamente in legno) di rosso o di blu.

I davanzali delle finestre e i marciapiedi antistanti alle case sono ricoperti da vasi di piante, perlopiù gerani dai colori rosso e rosa tenue. Le strade sono costeggiate da maestose piante di Palme, Oleandri.

Un’esursione sul Monte Vulcano, dove sul cratere principale nelle giornate di Libeccio è possibile vedere Lampedusa che dista 40 km.

Altra curiosità il Monte Rosso costituito da terreno ferroso di coloro rosso vinaccio spezzato dal verde delle pareti ricoperte da Macchia Mediterranea

A Linosa, pur essendo un’isola, l’economia si basa principalmente sull’agricoltura e sul turismo.

La pesca è poca sfruttata perchè a Linosa non c’è un vero porto e quindi nemmeno la possibilità di avere grosse imbarcazioni per poter affrontare le mareggiate invernali.

linosa3Quando il mare lo permette i linosani vanno a pescare, il mare è ricco di pesce pregiato e di ottima qualità, si possono pescare aragoste, cernie, orate, dentice, tonnetti, coloratissimi pesci pappagallo.

Il molo dello Scalo Vecchio è l’approdo principale dell’isola, chiamato così perchè in quel punto sbarcarono i fondatori dell’Isola e là sorsero le prime abitazioni.

Tappa di visita sono i Fili, pareti rocciose che cadono a strapiombo verso il mare levigate dal vento e dalle forti mareggiate che sembrano aver scolpito su di esse delle sinuose onde.

Per gli amatori della subacquea c’è la Secchitella dove a poche centinaia di metri dalla costa si alza da un fondale di circa 60/70 metri fino a raggiungere i 4 metri dalla superficie, l’acqua è così limpida che si riesce ad intravedere la ricca flora e fauna.

Questo è un vero paradiso per i sub al punto che è stata catalogata fra le cento immersioni più belle del mondo. La secca cade sul versante Est con una parete frastagliata che si interrompe a circa 18 m, creando una sorta di terrazza. Il versante a Ovest raggiunge la massima profondità a 20/22 mt ed è caratterizzato da una distesa di poseidonia intervallata da grossi massi.

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I campi delle campagne sono delimitati da pale di fichi d’india. Lo scenario è subito offuscato dalla bellezza dei Faraglioni che a loro volta lasciano il passo al Faro da cui parte una colata di lava e giunge al mare creando una buco circolare sulla scogliera dove la natura ha creato una piscina naturale collegata al mare attraverso un tunnel che alla profondità di 7mt si collega con il mare aperto.

Verso sera, al tramonto, si può ammirare uno spettacolo raro in natura: milioni di berte planano a pelo d’acqua. Questi uccelli escono dalle loro tane fra gli anfratti degli scogli al calar del sole per procurarsi il cibo.

All’imbrunire , passeggiando per le vie principali di Linosa, si puà notare le signore anziane sedute assieme alle vicine di casa, in abito da sera che, tra una chiacchiera e l’altra, si preparano per la serata danzante, organizzata presso un caratteristico anfiteatro costruito in pietra lavica.

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