Nella giornata di festa si svolge una processione molto sentita dai fedeli.
SANTUARIO DELLA MADONNA DI PORTO SALVO. Una delle più importanti tappe per chi si reca nell’Isola di Lampedusa é il Santuario della Madonna di Porto Salvo di cui si ha notizia già dal 1202, cioè al tempo della quarta crociata.
Ma notizie molto più precise e minuziose le troviamo nella relazione che il governatore Bernardo Maria Sansivente invia a Ferdinando li in quella parte in cui dice: “Nel Vallone della Madonna eravi una chiesetta con antichi abituri una casa diroccata e diverse grotte. Nella chiesetta, che trovai in meschino stato, eravi una statua della Vergine mutilata e gettala al suolo.
La feci restaurare e disposi che ogni 22 Settembre, dal 1843, si cantasse una messa onde solennizzare il giorno del restauro e del possesso dell ‘isola avvenuto il 22 Settembre 1843 quando con due piroscafi ed a nome del governo Barbone, sbarcammo a Lampedusa; La chiesetta suddetta serviva dapprima a doppio uso.
Infatti al mio giungere nell’isola, all’ingresso c’era una stanza chiusa da un cancello e tutto intorno alcuni sedili di pietra ed altre case ali uso delta religione dei turchi. Questo locale serviva per gli arabi che transitavano per qua e desideravano fare le orazioni della loro religione. Più in fondo, aperto il cancello, si presentava un secondo locale ove i fedeli che desideravano visitare la miracolosa immagine trovavano l’altare cristiano con sopra la Santa Vergine già mentovala”.
La grotta quindi risultava essere divisa in chiesa cattolica e moschea Maomettana. Ora la leggenda racconta che a poca distanza da Cala Croce, su un burrone abitasse un famoso eremita con spiccate doti diplomatiche il quale, trovandosi la chiesa a circa 20 minuti dal porto, aveva abbastanza tempo per riconoscere i vascelli all’ancora e, a seconda della bandiera che issavano, illuminavano la Croce oppure la Mezzaluna in modo tale da ottenere aiuti da entrambe le parti, realizzando in qualche modo quella tanto auspicata coesistenza tra le più importanti religioni praticate nel mondo. Fu il Sansivente a far restaurare la chiesetta preesistente e con essa la statua della Madonna che pesa circa 150 Kg e che prese il nome di Madonna di Porto Salvo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, però, il Santuario venne distratto da un bombardamento, lasciando indenne la statua della Madonna, c’è comunque da dire che quel bombardamento non fece vittime e i lampedusani devoti, riconoscenti di ciò ricostruirono il Santuario abbellendolo di un giardino che contiene fiori di grande pregio.